Il Centro di Calcolo dell'Università
degli Studi di Torino

Nel 1966, dopo la tragica morte del capo progetto ELEA Mario Tchou e il tramonto del sogno dell'Olivetti dello sviluppo del settore elettronico, Mario Verde matura l’idea di creare un Centro di Calcolo avanzato da mettere al servizio di tutta la comunità accademica, Politecnico incluso.
Nasce quindi il Centro di Calcolo, costituito nell'anno accademico 1966-67 e sistemato in un seminterrato degli Istituti di Fisica, in corso Massimo d’Azeglio.
La scelta del calcolatore per il nuovo Centro, quasi obbligata per ragioni di mercato, cadde sul sistema IBM 360/44 specializzato nel calcolo scientifico grazie all’hardware dedicato all’aritmetica floating-point.
Esso disponeva solo di 128 KByte di memoria, ma occupava oltre 100 mq del Centro di Calcolo.
Docenti e studenti perforavano programmi e dati su schede, che lasciavano su un tavolo per ritornare qualche ora dopo, sperando di trovare il tabulato di risposta.
Nel 1973 viene sostituito il calcolatore IBM 360/44 con il più potente 360/67 installato, per ragioni logistiche, in Via San Massimo 76. Il sistema di calcolo subirà, nel 1975, un ulteriore aggiornamento con l'acquisizione del 370/158

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